venerdì 2 novembre 2012

Convegno L’Europa dell’integrazione modelli a confronto Perugia 19 novembre


Il ministro per la Cooperazione internazionale e l'Integrazione Andrea Riccardi, in collaborazione con l'università degli stranieri di Perugia, organizza una giornata di studi dal titolo "L'Europa dell'integrazione: modelli a confronto".
Si tratta di un evento finalizzato ad un confronto su temi di importanza fondamentale per la nostra società civile: l'integrazione degli immigrati nei tessuti socio economici, la trasmissione ai nuovi europei dei valori costitutivi delle nostre società democratiche, la complessa relazione tra identità e alterità.
Interverranno esperti che offriranno un quadro delle esperienze europee, in un confronto dialettico con le amministrazioni territoriali ed in particolare con i sindaci e gli amministratori di alcune città.
Il convegno si terrà a Perugia, città che da sempre ha dimostrato grandi capacità di integrazione in particolare nell'ambito delle comunità giovanili, grazie alla presenza dell'Università degli Stranieri, che insieme al Ministro organizza l'evento, avvalendosi della collaborazione del Comune di Perugia e della Amministrazione Regionale Umbra.
E' attivo un servizio di segreteria per maggiori informazioni che risponde al numero 06/6779-4669. La partecipazione è libera: si prega di registrarsi inviando una email all'indirizzo infoperugia.integrazione@governo.it

19 novembre 2012, Perugia, Palazzo dei Priori, Corso Vannucci
Convegno L'Europa dell'integrazione: modelli a confronto
Programma provvisorio
Ore 10.00 - 13.00
Saluti:
Wladimiro Boccali (sindaco di Perugia)
Catiuscia Marini (Presidente della Regione Umbra)
Stefania Giannini (Rettore Università degli Stranieri)
EUROPA TERRA DI IMMIGRAZIONE
Relazione introduttiva:
Andrea Riccardi (Ministro per la cooperazione internazionale e integrazione),
Interventi:
Lorenzo Bini Smaghi
Catherine Withol De Wenden
Antoni Castells,
Francine Fernandes
Ore 15:00 - 18:00
IMMIGRAZIONE E INTEGRAZIONE NELLE SOCIETÀ GLOBALIZZATE
Interventi:
Umberto Eco
Giorgio Sacerdoti
Gaimpiero Dalla Zuanna.
Modera:
Mario Morcone
Tavola rotonda:
Graziano Delrio
Leoluca Orlando
Mara Carfagna
Walter Veltroni
Gianpiero D'Alia
Conclusioni: Marco Impagliazzo (Prorettore Università Per Stranieri di Perugia)

CCIAA Roma: obbligo di comunicazione della PEC per le imprese individuali


Il decreto sviluppo bis accelera i tempi per dotarsi e comunicare al Registro Imprese il proprio indirizzo di Posta Elettronica Certificata


Dal 20 ottobre scorso è stato introdotto l’obbligo per le imprese individuali di comunicare al Registro delle Imprese l’indirizzo di Posta Elettronica Certificata – PEC. Pertanto, le imprese individuali che si costituiscono dal 20 ottobre 2012, in fase di prima iscrizione, devono comunicare l’indirizzo della PEC. L’assenza di tale comunicazione impedisce l’iscrizione dell’impresa e determina il rifiuto dell’istanza.
Invece, le imprese individuali già attive e non soggette a procedure concorsuali alla data del 20 ottobre 2012, sono tenute a comunicare il loro indirizzo PEC entro il 31 dicembre 2013.
Le imprese individuali che entro il 31 dicembre 2013, non avranno provveduto alla comunicazione della PEC, subiranno la “sanzione” della sospensione per tre mesi di qualunque successiva e ulteriore domanda anagrafica di variazione, presentata a decorrere dal 1 gennaio 2014 in poi.
Come effettuare le comunicazioni della PEC?
  • Contestualmente all’iscrizione, nel caso si utilizzi il software Starwebhttp://starweb.infocamere.it/starweb/index.jsp, l’indirizzo della PEC deve essere indicato nel campo “Sede dell’impresa”, dove, oltre all’indirizzo della sede, va inserito anche l’indirizzo di posta elettronica certificata. Nel caso vengano utilizzati altri software l’adempimento si effettua compilando il riquadro n. 5 del modello I1.
  • Contestualmente ad altri adempimenti o con successiva istanza di variazione volta esclusivamente alla comunicazione della PEC, nel caso in cui si utilizzi il software Starwebhttp://starweb.infocamere.it/starweb/index.jsp, l’indirizzo della PEC deve essere indicato nel campo “Variazione sede dell’impresa”. Nel caso vengano utilizzati altri software, l’adempimento si effettua compilando il riquadro n. 5 del modello I2.

“Open Government Summit 2012″


Incontro mondiale per capire che cosa succederà nei prossimi anni nel mondo della trasparenza e dell'open-data


Il 6 novembre 2012, a Roma, presso il Tempio di Adriano, in Piazza di Pietra, a partire dalle 8,30 fino alle 17, si terrà la prima edizione dell’evento “Open Government Forum 2012″ organizzato da Business International e Asset Camera, Azienda speciale della Camera di Commercio di Roma, in collaborazione con TechEconomy.
Obiettivo: costituire un momento di incontro tra esponenti delle istituzioni, dell’amministrazione e dell’economia, per fare il punto sulla situazione dell’Open Government nel nostro Paese anche e sopratutto in relazione agli sviluppi dello scenario internazionale.
Infatti, in questi ultimi anni, i grandi cambiamenti economici e politici, a livello nazionale e internazionale, stanno ridisegnando profondamente la società e i rapporti tra cittadini, imprese, amministrazioni e istituzioni.
Da una parte gli effetti della crisi, dall’altra le nuove possibilità offerte dalle tecnologie e dalla Rete, stanno rendendo sempre più impellente la ridefinizione dei processi di partecipazione da parte della società alle scelte pubbliche.
L’importanza crescente di pratiche come l’open data, universalmente riconosciute come driver di business oltre che come strumenti di trasparenza, e il ruolo centrale degli strumenti e dei processi di partecipazione previsti nell’Agenda Digitale Europea, impongono tanto alla politica quanto all’economia una profonda e sostanziale riflessione su questi temi. È necessario, dunque, da una parte che i Governi comprendano appieno, in un dialogo strutturato conla Società Civile, il ruolo dei nuovi modelli di partecipazione; dall’altra che le aziende e il mondo economico percepiscano il mutato rapporto tra gli stakeholder in gioco, così da coglierne le opportunità prima che esse si trasformino in minacce anche per i modelli di business più consolidati.

mercoledì 31 ottobre 2012

Italia-Brasile, nuovo accordo sui visti d'ingresso

Agevolazioni per le condizioni di ingresso in esenzione dal visto per soggiorni di breve durata - Sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 21 settembre scorso, è stato pubblicato l'accordo tra l'Unione europea e la Repubblica federativa del Brasile in materia di esenzione dal visto per soggiorni di breve durata per i titolari di passaporti ordinari. I cittadini dell'Unione e i cittadini del Brasile titolari di un passaporto ordinario valido possono recarsi, transitare e soggiornare nel territorio dell'altra parte contraente, senza essere in possesso di visto, soltanto per turismo o affari per un periodo massimo di tre mesi su sei.

Fermo restando che qualsiasi Stato europeo può rifiutare il visto d'ingresso o il soggiorno di breve durata senza specificarne il motivo, i cittadini che usufruiscono dell'esenzione del visto dovranno rispettare le leggi del Paese dove sono ospitati. L'esenzione dal visto si applica indipendentemente dal mezzo di trasporto utilizzato per attraversare le frontiere delle parti contraenti aperte al traffico internazionale di passeggeri. 

Il via libera dei visti permetterà maggiori scambi interculturali tra i due Paesi, visite ai parenti nonché alla partecipazione di riunioni aziendali, opportunità commerciali e acompetizioni sportive. Il presente accordo non si applica ai cittadini dell'Unione e ai cittadini brasiliani che intendano svolgere attività remunerate o lavoro dipendente, impegnarsi nel campo della ricerca, partecipare a tirocini, seguire corsi di studio e operare in ambito sociale, o che desiderino dedicarsi ad attività di assistenza tecnica, ad attività missionarie, religiose o artistiche.
fonte:3w.immigrazionebiz.

Bonus bebè, subito un prestito di 5mila euro per i nuovi nati

Anche gli immigrati potranno richiederlo, senza limiti di reddito - La nuova iniziativa parte direttamente Dipartimento Politiche per la Famiglia della Presidenza che fa capo al Consiglio del Fondo di credito per i Nuovi Nati, che ha stanziato un budget non indifferente per tutte le neo-mamme ed i neo-papà.

Si tratta della concessione di un prestito di 5mila euro che potrà essere restituito in 5 anni. La richiesta dovrà essere fatta direttamente in un'agenzia bancaria, perchè è stato creato un accordo tra varie banche e il Governo: il tasso d'interesse applicato è di molto inferiore a quello stimato ed applicato per i prestiti personali.

Il prestito può essere richiesto dai genitori o da chi esercita la potestà genitoriale nei confronti dei bambini nati a adottati negli anni 2012, 2013 e 2014 e comunque la richiesta non deve essere fatta dopo il 30 giugno dell'anno di nascita. Non si sono limiti di reddito, questo vuol dire che tutti possono fare la richiesta, mentre spetterà alla banca la possibilità di concederlo o meno.

fonte: 3w.immigrazionebiz.it